Tour virtuale

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10. Caserma dei Vigili
Rimanendo su via della Fontana per poi girare su via della Palestra, possiamo arrivare alla Caserma dei Vigili. Costruita intorno al 90 d.C., l'attuale stato è dovuto ad una ristrutturazione nel periodo di Adriano; l'edificio ospitava il corpo dei vigili del fuoco impegnati a spegnere i numerosi incendi che danneggiavano non solo le case, ma soprattutto i magazzini di grano. Solo alla fine del I sec. d.C. fu organizzato un distaccamento stabile, comandato da un tributo, costituito da 400 vigiles. L'edificio in origine era di almeno due piani, costituito da un cortile porticato sul quale si aprono le stanze. All'interno un cortile, nel quale nel 207 d.C. fu ricavato l'augusteo, per il culto delle famiglie imperiali. Sul pavimento un mosaico in bianco e nero che rappresenta una scena di sacrificio di un toro. All'interno dell'ingresso principale c'è una latrina costituita dai caratteristici sedili di marmo, mentre all'esterno su via dei Vigili si conservano due mosaici con raffigurazione di crateri. Tornando a percorrere il decumano, si incontra l'Oratorio cristiano, uno dei pochi edifici cristiani conosciuti ad Ostia, onora la memoria dei martiri cristiani della comunità ostiense (III secolo d.C.) tra cui S. Aurea, alla quale fu dedicata la basilica eretta nella necropoli della Via Ostiense e sorta sopra la sua tomba (attuale chiesa di Ostia Antica). Su di un muro è sistemato un sarcofago, raffigurante Orfeo che suona la lira e recante un'iscrizione funeraria: "qui dorme in pace Quiriaco"; si ipotizza possa trattarsi del vescovo di Ostia, ma non se ne ha la certezza.

Caserma dei Vigili


15. Horrea di Ortensio
La più antica struttura di immagazzinamento di Ostia, fa parte di un gruppo di magazzini (Horrea dell'Artemide) ed è il più antico (I sec. a.C.); il piano su cui poggia è più basso rispetto agli altri perché è il piano stradale repubblicano. Il complesso presenta un cortile rettangolare circondato da colonne di tufo e muri in opera reticolata; nel corso dei secoli subì diversi restauri e modifiche. Sul lato destro del colonnato fu costruito un sacello, in onore di una divinità non ben identificata, forse visto il mosaico che decora il pavimento (raffigurazione di un disco con raggi) il dio sole. Gli Horrea Artemide si compongono anche di un notevole deposito di dolii, serviti a conservare vini od oli.Tornando sul Decumano, in corrispondenza dell'ingresso del teatro, possiamo vedere i resti di tre piloni  laterizi, di un Arco onorario (216 d.C.), in onore dell'imperatore Caracalla. Questo è lo scenario in cui avvenne il martirio di S. Aurea e di altri cristiani.

 

 

Horrea di Ortensio